Tab Article
Secondo il primo Report globale su invecchiamento e salute dell'OMS si prevede che, entro il 2050, il numero degli ultrasessantenni nel mondo raddoppierà, passando da 900 milioni a oltre 2 miliardi. L'Italia non è esclusa da questa tendenza, addirittura ne è protagonista risultando il secondo Paese più vecchio nel mondo e il primo in Europa. Lo scenario è tinto di rosa: le donne italiane con più di 65 anni sono 7.5 milioni, ben 2 milioni più degli uomini. Del resto, le donne risultano più longeve rispetto agli uomini con un vantaggio che, pur essendosi ridotto nell'arco dell'ultimo biennio, resta significativo, pari a quattro anni e mezzo. Nonostante la maggiore longevità, le donne hanno più patologie e una salute peggiore dell'uomo oltre a presentare una fragilità per fattori socioeconomici che concorrono a marcare le differenze di genere nell'ambito dell'invecchiamento: sono più sole, meno istruite, più povere, più abusate e maltrattate. Il volume, che si avvale della collaborazione di autorevoli esperti in ciascun settore, ha l'obiettivo di presentare un quadro della "nuova" longevità, che è una sfida dunque al femminile, passando attraverso gli aspetti cruciali e le maggiori criticità del fenomeno: dal ruolo della prevenzione per un invecchiamento attivo al valore dell'integrazione sociale, dall'assistenza sanitario-assistenziale sempre più focalizzata sul territorio all'impatto socio-economico, dalla promozione della sicurezza alla problematiche associate alla politerapia e alle prescrizioni inappropriate.